Armodio, il cui vero nome è Vilmore Schenardi, è nato a Piacenza il 4 Ottobre 1938, dove attualmente vive e lavora. Tra il 1951 ed il 1952 frequenta l’Istituto Gazzola di Piacenza, e in seguito lo Studio Spazzali o “Scuola di Piacenza”, dove il giovane apprende nuove tecniche, trovando una propria identità e creatività. Nel 1954 abbandona il laboratorio di Spazzali e si trasferisce con Foppiani in uno scantinato dove si concentra sulla pittura; dopo aver cambiato studio, si unisce anche Carlo Berté. Il grande successo per Armodio arriverà quando Lily Shepley riuscirà a vendere le sue opere negli Stati Uniti. Nel 1972 espone con successo le sue opere a Bruxelles. La fama di Armodio lievita e, dopo un fruttuoso soggiorno a Parigi torna in Italia conquistando sempre più mostre a lui intitolate.
Di lui hanno scritto, tra gli altri, Giorgio Soavi, Vittorio Sgarbi, Marco Vallora, Marilena Pasquali, Patrick Waldberg, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Claudia Gian Ferrari, Rossana Bossaglia, Stéphane Reyh.