Nino Caffè è nato ad Alfedena in Abruzzo nel 1909; compiuti gli studi elementari a L’Aquila, nel 1920 la sua famiglia si trasferisce ad Ancona, dove riceve le prime lezioni di pittura da Ludovico Spagnolini. Nel 1930 si trasferisce a Pesaro e s’inserisce nella vivace vita culturale e artistica della città, e conosce vari artisti locali. Già nel 1931 inizia ad esporre e nel 1938 partecipa alla Biennale di Venezia, nella quale ottiene un premio acquisto del Re Vittorio Emanuele III; nel 1935 si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Urbino dove poi, nel 1943 e 1944, insegnerà “figura”. Trascorre il periodo bellico a Urbino, ospite della famiglia Benedetti; e dalla loro casa, situata davanti al duomo, che vede transitare i primi pretini, motivo che caratterizzerà la sua futura pittura. La galleria Gianferrari di Milano, nel 1944, gli dedica un’ampia esposizione. Nel 1946, a Pesaro, ha una personale nella galleria della casa natale di Rossini. Inizia per lui il momento di vero successo, apre uno studio a Roma che chiuderà nel 1963 per tornare a Pesaro. Alla produzione di pittura alterna con altrettanto successo quella di incisione. La sua opera è apprezzata dai maggiori collezionisti europei e americani, consacrando il pittore “dei pretini” alla fama internazionale. Nino Caffè muore a Pesaro nel 1975.